Restauro di una credenza doppio corpo piemontese, primi ‘800

Il trasloco può essere un momento di riscoperta di mobilia lasciata in eredità e quasi dimenticata, come in questo caso: la credenza in legno di noce con annessa piattaia lasciate per diverso tempo senza alcuna manutenzione avevano subito un vistoso annerimento della vernice originale. E’ stato deciso in accordo col cliente che mantenere questa patina, seppur antica, avrebbe pregiudicato l’aspetto della camera e non avrebbe messo in risalto le belle venature del legno di noce.

Si è proceduto ad una prima ricostruzione delle parti mancanti, tra cui uno degli appoggi anteriori.
La scartatura è stata particolarmente lunga e complessa: la patina antica sembrava essersi quasi vetrificata, forse a causa di un mix di vernici stese nel tempo. 

Durante la fase di scartatura sono state riportate in luce diverse ricostruzioni della parte bassa della credenza e di vistosi attacchi xilofagi, celati dalla patina precedente; come in tutti gli interventi di restauro si è preferito lasciare a vista le “cicatrici” del mobile, salvaguardando la storia del manufatto.

Dopo aver uniformato la tinta dei due corpi, la credenza è stata completata da una fila di cassetti posta sul piano che sembrava essersi smarrita.